Lettera aperta al Presidente Napolitano dell'Ing. Guido Pacetti Bustini
Presidente,
in questa Italia che nonostante i suoi incitamenti, va avanti superando le mille difficoltà di ogni giorno, e giorno dopo giorno subisce gli affronti di gente, che, al potere crede di essere libera di non rispettarci, inducendo in noi un senso di inutile ribellione, per la impossibilità di reagire a soprusi quotidiani, abbiamo bisogno di punti di riferimento nei vari campi, tra cui quelli artistici.
E vengo al punto: Sergio Endrigo ci ha lasciato nel settembre del 2005.
Ma ha anche lasciato un patrimonio di canzoni, poesie, opere che non possono essere dimenticate perché di una “vis” universale: se ne è andato in silenzio, testimone di un’epoca che forse è passata per sempre, lasciando un patrimonio ora pian piano riscoperto che lo colloca fra i musicisti degni di ricordo commosso e di un premio alla carriera.
Non so se l’avrebbe voluto, ma noi non dimenticandolo, desideriamo che venga ricordato anche con un premio, premio alla carriera, perché rimanga intatta nel tempo la sua memoria. Se lo è meritato, pur non chiedendo nulla per la sua innata timidezza: e Lei Presidente può farlo, ad un uomo che dando tanto alla musica e alla poesia non ha chiesto mai nulla.
Grazie.
Ing. Guido Pacetti Bustini
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